@DScopigno propone una sua poesia nel sito di @CasaLettori
Si fa sera e la spirale eterna,
muta come musica sovrana,
a sollevar la stella arcana
che volge il tempo oltre la natura umana.
Si abbassa così timida la luce e solo mi nascondo,
ad aspettare il buio cupo che oscura il mondo.
Ed anche se d’estate s’annuncia feroce il canto,
io vivo soffocato in questo ossario affranto,
dove la luce è polvere di vite strozzate,
dai sogni putridi e invecchiati,
di chi li ha uccisi presto per non vederli realizzati.
Muoiono cosí gli uomini soli e nell’attesa,
volgono al ciel lo sguardo alla cometa,
che anche se ignara passa oltre lo spazio,
può sollevare l’anime impure dallo strazio,
di dover essere sempre pronte a primeggiare
per dare un verso assente alle loro vite amare.