25 anni anni di scrittura celebrati con l’antologia “Variazioni sul noir”, pubblicata da CentoAutori.
Un regalo ai fedeli lettori di Massimo Carlotto perché ogni pagina rivela la profondità culturale e intellettuale del Maestro.
Si sfoglia un album di foto e in ognuna si trovano non solo storie ma emozioni.
Lo scrittore non punta solo alle trame, sempre articolate e costruire come geniali puzzle, ma scruta l’animo umano.
Il bianco e il nero si delineano con chiarezza insieme ai colori intermedi.
La capacità di entrare nella testa dei personaggi, nel seguire le turbolenze, i ragionamenti, le spinte emotive trasformano il testo in un viaggio introspettivo perfetto.
Si seguono più linee e nell’ inversione dalla rotta prevista si sente un brivido.
Si sa che può succedere di tutto, che ogni traccia iniziale è solo un pretesto per raccontare la realtà.
“Cuori rossi” è la sconfitta di un sogno e in ogni riga ci si chiede cosa è rimasto di un periodo storico che è stato volutamente dimenticato.
Il racconto ha quelle risposte che per anni ci hanno tormentato.
“L’odio lo culli come un bimbo.
E come un bimbo cresce.
Ogni giorno di più.”
Le frasi sono essenziali, scritte sulla roccia di un linguaggio fluido e compatto.
La vendetta ha il volto corrugato dal tempo, come un lento acccumulo di veleno.
La gelosia contiene il germe della rabbia.
È una scheggia impazzita, il senso devastante del proprio limite.
Il senso di colpa può essere ingombrante o volare via.
È questa la spettacolare bravura di Carlotto.
Sa che ognuno di noi ha modalità comportamenti differenti e si diverte a metterle in luce con la padronanza di chi ha a lungo osservato, ascoltato, inventato.