@MindVillage1 recensisce “Nulla succede per caso” Hopcke Libri Mondadori

Nulla succede per caso propone un approccio romanzesco alla sincronicità.Hopcke, psicoterapeuta di area junghiana, mutua proprio da Jung il concetto di sincronicità e lo declina aiutandosi con i moltissimi racconti che gli hanno fatto negli anni le persone più diverse.
Il testo introduce il concetto di coincidenza: soltanto un qualcosa di esterno dalla storia riuscirebbe a richiamare l’attenzione del personaggio sul carattere della situazione che sta vivendo.
L’evento ha un carico di significati e Carl Gustav Jung ha chiamato questa coincidenza significativa “ Sincronicità”.
Spesso, in Nulla succede per caso, l’autore afferma che noi ci scontriamo con questi eventi, quasi li neghiamo, cerchiamo di non prenderli in considerazione, li sminuiamo.
Questo perché ci costringono a misurarci con il fatto che talvolta le storie che vorremmo vivere non sono necessariamente quelle nelle quali viviamo o nelle quali siamo costretti a vivere.
Trattandosi di elementi soggettivi, ciò che un individuo ritiene significativo (e dunque carico di significati per gli effetti che produce) potrà apparire privo di significato agli occhi di un altro.L’autore poi descrive le quattro caratteristiche che la sincronicità junghiana possiede:
In primo luogo gli eventi che chiamiamo sincronistici sono collegati in modo acausale.
In secondo luogo il loro verificarsi è sempre accompagnato da una profonda esperienza emotiva.
In terzo luogo il contenuto dell’ esperienza sincronistica ha un carattere invariabilmente simbolico.
Come quarto aspetto queste coincidenze si verificano in concomitanza con cambiamenti di vita importanti.
La sincronicità è una specie di sveglia che fa emergere alla coscienza il fatto che si sta verificando una transizione.
Cogliere la totalità del Sé corrisponde a quel momento di grazia in cui capisci che ogni cosa che ti è capitata, ogni persona che hai incontrato, ogni desiderio che hai avuto fa parte di un insieme coerente.
Hopcke ricorre alla metafora della storia: noi siamo personaggi di un’unica grande storia – la nostra – e, nel momenti di personale epifania percepiamo la coerenza narrativa della nostra esistenza.
Che cosa significa attribuire a un evento casuale un significato?
Significa capirne la portata simbolica, dice Hopcke, capire che cosa vuol dire per noi in quel momento della nostra vita.
Certo è che, per cogliere il significato e dargli un valore simbolico, occorre che noi viaggiamo aperti alle possibilità e alle esperienze, pronti a seguire strade diverse da quelle che magari, fino a quel momento, avevamo difeso con i denti come uniche nostre possibilità.