“Alzati e cammina Sulla strada della viandanza”, pubblicato da Ediciclo Edizioni, è metafora di ricerca.
Di spazi e orizzonti liberi, di voci che non appartengono al coro, di luoghi che si dilatano verso infinito.
Insoddisfazione di un prima che spesso è lotta per la sopravvivenza, dove le stagioni si scoloriscono in macchie di tristezza.
Un manuale di esercizi per allenarsi alla contemplazione.
Diventare trasparente o “un gelsomino, una spuma d’onda che insiste a infrangersi sulla battigia.”
Odorare la terra, sentire il fruscio della pioggia.
Scegliere finalmente la meta.
Liberarsi dai numeri imposti da una banca, un account, una promessa illusoria.
Imparare a dire no.
“Recare parole scritte sulle mani” e offrirle come dono.
Poetica della redenzione attraverso passi lenti, assorti, silenziosi.
“Tu farai la guerra, ma solo al tuo io antico, e la tua porta rimarrà sempre aperta, perchè sarà una lotta senza fine.”
Luigi Nacci invita a “costruire ponti tra l’andata e il ritorno, e viceversa”.
Sceglie versi che accompagnano come amici fedeli.
Immagina un mondo dove l’arte è dovunque, fruibile da tutti.
Offre scenari fantasiosi nella ricerca delle tante Itache.
Da leggere lentamente come una preghiera laica scegliendo pause per meditare, provando a sentirsi un nuovo capitano Achab o un eterno Ulisse.