@EmilianoVerga propone una sua poesia nel sito di @CasaLettori
“Quali sogni può narrare un cielo terso
Vascello nobile in un veleggiare vano
Nei cupi abissi si nasconde il Leviatano
Desiderio distante fra nugoli disperso
Un caotico fragore partorì l’universo
Mondi scagliati lapilli da un vulcano
Pingue impasto plasmato non a mano
Silenzio perenne in un palpito perso
Caos è creatore in cotal cosmogonia
In frantumi va l’euritmia di cristallo
Un ciottolo scalciato feconda utopia
Cenere e macerie effondono armonia
Il senno liberato sbriciola ogni stallo
Ed il tutto precipita verso l’entropia