Recensione di Francesca Bortoluzzi (@_FrancescaB) “Neve” Maxence Fermine Bompiani
Quando penso alla tenerezza, penso ad una coperta bianca che mi avvolge.
Mi sento fasciata,allo stesso modo,quando leggo gli scritti di Maxence Fermine.
Morbido,ma tagliente e penetrante,è “Neve”,edito nel 1999.
La narrazione è fragile,candida, sospesa,propri
.Lo scrittore francese riesce a raccontare con estrema delicatezza e sintesi,anche in ragione della struttura ad haiku, un amore lontano nel tempo,ma vicino nei sentimenti.